Leonardo Catozzella: L’ “IMMAG…IN…@ZIONE”
una rassegna
fotografica alla Galleria Comunale
Leonardo Catozzella nasce fotoamatore negli anni 70, proprio per
amore dell’immagine che per lui ha sempre rappresentato una sorta di rassegna
storica del proprio ambiente e delle persone che lo hanno popolato. Umanista
dal vecchio e forte temperamento, il
professor Catozzella (è docente di Italiano e vice-preside dell’Istituto Alberghiero di Leporano) ha sempre ritenuto che l’immagine è eloquente
quanto la parola, e molto spesso raggiunge il suo scopo informativo in maniera
più immediata e senza distinzione di cultura.
L’immagine esprime quella sorta di messaggio che va oltre
le lettere e si codifica in senso generale e diffuso.
La novità del prof. Catozzella consiste nell’abilità particolare che impiega
nell’ordinare, variandola, la stessa immagine iniziale. Appassionato di
computer, Catozzella recupera l’immagine e la rende
disponibile a qualsiasi variazione informatica, utilizzando colori pastello e nuansati, sfumando i tratti originari, integrando o
eliminando dei particolari che ritiene siano inutili o dannosi ad esprimere una
certa espressione che è quella che lui ha poi pensato e immaginato.
Il computer diventa il suo pennello, la sua matita, il suo
colore, a volte la sua fonte creativa e ispiratrice.
Che cosa caratterizza questa arte che potremmo definire del
post-moderno? Credo ciò che non appare se non alla fine della elaborazione
dell’immagine!
Catozzella, da buon docente di italiano, pensa l’immagine come un
testo e lo commenta, ricercando col mouse
la interpretazione che lui elabora in se in quel preciso istante in cui
sottopone l’immagine ad elaborazione.
E’ una mostra artistica nuova, diversa, da vedere per la
estrema curiosità che suscita e perché figlia del proprio tempo telematico e
della clonazione.
Il prof. Gerardo Moccia afferma
che “ le immagini di Leonardo sono come in un sogno confuso dalle tracce di una
realtà lontana erosa dall’oblio, esse rinascono essenziali e pure nuove e
possibili in un mondo delle idee e non certo delle cose che si vedono e che si
toccano.”